Il primo laboratorio di inchiesta di LIES «Indagare la realtà» si è tenuto tra aprile e maggio 2011, con un programma di seminari sulle pratiche e le teorie dell’inchiesta tenuti da Stefano Laffi (ricercatore sociale), Alessandro Leogrande (giornalista), Matteo Melchiorre (scrittore), Andrea Celli (ricercatore), Ernesto Milanesi e Sebastiano Canetta (giornalisti), Devi Sacchetto (sociologo del lavoro), Mauro Varotto (geografo).
Mettiamo a disposizione le audio registrazioni integrali dei seminari.
Biografie dei docenti
Stefano Laffi lavora presso l’agenzia di ricerca sociale Codici di Milano. Collabora inoltre per la rivista Lo Straniero diretta Goffredo Fofi e Gli asini diretta da Luigi Monti. Ha lavorato anche per Rai e Radiopopolare, per il Ministero delle Politiche giovanili e quello del Welfare, per diverse ASL, Università e Scuole di Formazione Professionale. Fra i temi di ricerca, analisi e intervento sociale si segnalano quelli delle culture giovanili, dei consumi e delle dipendenze, dell’innovazione tecnologica e del mutamento sociale, dei processi di emarginazione e impoverimento. Autore di diversi saggi e articoli, ha curato nel 2009 “Le pratiche dell’inchiesta sociale”, per le edizioni dell’Asino.
Alessandro Leogrande è nato a Taranto nel 1977 e vive a Roma. Vicedirettore del mensile Lo straniero, collabora con Il Riformista, Il Corriere del Mezzogiorno e l’Unità. Con il suo ultimo libro, Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Mondadori 2008) ha vinto il Premio Napoli-Libro dell’Anno, il Premio della Resistenza Città di Omegna, il Premio Sandro Onofri per il reportage narrativo e il Premio Biblioteche di Roma.
Matteo Melchiorre (1981), laureato in Storia medievale e dottore di ricerca in Storia sociale europea del Medioevo all’età contemporanea. Attualmente ricercatore assegnista presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, si occupa di storia economica e sociale del tardo medioevo e del Rinascimento. Al di fuori (ma non troppo) dalla storiografia stanno alcuni studi e scritture relative al genere dell’inchiesta, come strumento per la comprensione e la descrizione del tempo presente. Autore, in questo senso, di Requiem per un albero. Resoconto dal Nordest(Edizioni Spartaco, 2004, 2005, 2007), libro accolto con favore dalla critica e vincitore del Premio Mazzotti 2005. Di prossima pubblicazione è La banda della superstrada Fenadora – Anzù (con vaneggiamenti sovversivi) nella quale, in un’alternanza sistematica di inchiesta e narrazione, osservazione e racconto, documenti e finzione letteraria si affronta la storia complessa della costruzione dal nulla di una superstrada.
Andrea Celli (Padova, 1974) svolge la propria ricerca nell’ambito del Progetto “Teorie e concetti della comparazione letteraria nel contesto della ricerca interculturale” promosso dal Dipartimento di Italianistica dell’Università di Padova, ateneo ove ha condotto gli studi universitari e dottorali. Parte della sua formazione è avvenuta anche a Barcellona, Rabat, Damasco, Tunisi e Algeri. Presso l’ateneo di Padova collabora come docente di Letteratura comparata con il Master in Studi interculturali. Si è occupato, in questi anni, per un verso di storia della critica letteraria, con ricerche sulla formazione filosofica del critico italiano Renato Serra e sulla “scrittura filosofica” di Ortega y Gasset; per un altro di orientalismo novecentesco, con la monografia Figure della relazione. Il Medioevo in Asín Palacios e nell’arabismo spagnolo (Roma, Carocci 2005), e in saggi su Leo Spitzer, Asín Palacios, Louis Massignon e Germaine Tillion. È membro di redazione della Rivista di Storia e Letteratura religiosae di Trickster. Rivista online di Studi interculturali. Ha tradotto e introdotto i saggi di Adonis, Beirut. La non-città(Medusa, Milano 2007) e di Louis Massignon, Il soffio dell’islam. La mistica araba e la letteratura occidentale(Medusa, Milano 2008).
Sebastiano Canetta è un giornalista free lance che ha svolto inchieste nel nordest e in medio oriente.
Ernesto Milanesi, giornalista e collaboratore del Manifesto, ha pubblicato numerosi reportage e raccolte di articoli.
Devi Sacchetto è ricercatore di Sociologia dei processi economici e del lavoro presso il Dipartimento di Sociologia, Università di Padova. È stato docente di Sociologia del lavoro, Sociologia economica e Processi migratori e lavoro presso l’Università di Padova dal 2003 al 2010. Ha partecipato a ricerche a livello nazionale e internazionale sui temi delle trasformazioni del lavoro, dei processi migratori e delle ristrutturazioni produttive. Particolare attenzione è stata posta ai cambiamenti nei paesi dell’Europa orientale nei quali ha svolto una lunga e articolata ricerca, soggiornandovi a lungo. L’approccio alle trasformazioni lavorative e alle migrazioni è attento alla dimensione di genere. L’approccio metodologico è prevalentemente qualitativo. È autore di numerosi saggi pubblicati in riviste e libri. Tra le sue pubblicazioni più significative si segnalano le monografie Il Nordest e il suo Oriente. Migranti, capitali e azioni umanitarie (Ombre Corte, Verona, 2004), e Fabbriche galleggianti. Solitudine e sfruttamento dei nuovi marinai (Jaca Book, Milano, 2009); inoltre il volume curato insieme a Ferruccio Gambino, Un arcipelago produttivo. Migranti e imprenditori tra Italia e Romania(Carocci, Roma, 2007) e il volume curato insieme a Massimiliano Tomba, La lunga accumulazione originaria(Ombre Corte, 2008).
Mauro Varotto si è formato presso il Dipartimento di Geografia dell’Università di Padova, dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca in “Uomo e Ambiente” e dal 2002 è ricercatore e docente di Teoria e Metodi della Geografia. Dal 2005 è docente di Geografia Culturale presso il corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali a Venezia Ca’ Foscari. I suoi studi considerano in gran parte l’evoluzione dell’ambiente alpino e prealpino, con particolare riguardo ai paesaggi dell’abbandono. Di recente si occupa di geografia dell’abitare e del declino del senso dei luoghi.