Il laboratorio di inchiesta sul viaggio, promosso dall’associazione Lies nell’ambito del progetto L’infinito viaggiare, ha avuto la sua prima tappa il 18 marzo 2016, quando i partecipanti si sono conosciuti, hanno incontrato i tutor e hanno cominciato a pensare a quale tema d’inchiesta intendessero sviluppare fra i quattro proposti (1 – le vecchie migrazioni: dal Sud a Padova, e da Padova verso l’estero, 2 – gli studenti fuori sede, 3 – gli spazi dell’integrazione, 4 – la vita dei profughi oltre l’emergenza). Ecco qualche testimonianza di alcune tappe che il laboratorio ha incontrato.
Il 15 aprile ospite del laboratorio è stato Stefano Laffi, autore e ricercatore sociale presso l’Agenzia Codici di Milano. L’incontro in una sala del Centro Universitario di via Zabarella, è stato dedicato all’analisi dei materiali raccolti, alle false credenze e alla scelta del linguaggio da utilizzare nell’inchiesta e in particolare quali “macchine narrative” efficaci costruire per il racconto delle biografie.
Alcune foto dell’incontro:
In un breve video pubblicato su Facebook, Laffi riassume uno dei punti qualificanti del suo contributo al laboratorio: l’arte e i suoi linguaggi come strumenti utili per l’inchiesta e la ricerca sociale. Linguaggi “universali” che possono superare i muri di incomprensione e indifferenza e arrivare a persone che solitamente non sarebbero interessate al tema dell’inchiesta.