Il 30 maggio 2016 il laboratorio di inchiesta sul viaggio, promosso dall’associazione Lies nell’ambito del progetto L’infinito viaggiare, ha organizzato una cena al Giardino di Qui di Padova, dietro Casa colori in via del Commissario. Ecco la notizia sulla stampa locale.
Da Il mattino di Padova del 29 maggio 2016, l’articolo di Elvira Scigliano:
CROCEFISSO. Una cena con i profughi al Giardino di Qui Padova, dietro Casa colori di via del Commissariato: appuntamento questa sera alle 19.30 con “Qui accolgo, Qui mangio!”. Il filo conduttore sarà l’accoglienza: tutti sono invitati e possono portare un oggetto, una foto, un pensiero, un breve scritto per dire «accoglienza è…». Il menù, manco a dirlo, sarà “mondiale”: accarezzerà l’Africa attraversando più regioni, ci sarà un pizzico di Bangladesh, senza escludere la dolcezza italiana. A fare gli onori di casa Lies (Laboratorio di inchiesta 2016) e Infinito viaggiare. La cena è a contributo assolutamente libero. Non è un caso, tuttavia, che ci si siederà al tavolo della tolleranza e del “welcome” nei giorni d’inizio della sagra del rione Crocefisso. Anzi. C’è una ragione ben precisa. Negli anni passati Maurizio Trabuio invitava lo sparuto gruppetto di profughi-ospiti a montare in sella alla bici e fare una passeggiata per il rione, per conoscere e mettersi alla prova nel gioco delle relazioni umane. Portava i ragazzi anche alla sagra. Ma il risultato, ritengono, era amaro: guardati come fenomeni da baraccone, scansati ed evitati.
Non c’è voluto tanto che, quei ragazzi, hanno smesso di prendere la bici e pedalare per il quartiere, sentendosi poco accettati.
Per chi ogni giorno lavora dietro Casa a colori quella di stasera è una mano tesa, non a chi ha fame perché ha la pancia vuota, ma a chi ha fame perché ha il cuore arido.
Elvira Scigliano