Giovedì 12 maggio il mattino di Padova dedica un articolo al laboratorio di inchiesta sul viaggio organizzato dall’associazione Lies nell’ambito del progetto L’infinito viaggiare. L’articolo firmato da Alberta Pierobon contiene qualche imprecisione (Lies è un’associazione autonoma, non è stata fondata da Legambiente). Di seguito il testo integrale dell’articolo.
Una cena alla casa don Gallo sede di un laboratorio sociale
Una cena speciale (in foto), lunedì alla Casa don Gallo in via Tommaseo. In quella villetta occupata da Razzismo Stop dove abita una sessantina di persone, richiedenti asilo, che è diventata punto di riferimento dell’emergenza nell’emergenza. E che non ha aiuti, se non volontariato. Per dire, sono finiti lì i cinque ragazzi espulsi dal campo di Bagnoli perché ritenuti responsabili di eccessive proteste, che erano rimasti per strada. Uno se n’è andato, gli altri quattro vivono alla don Gallo. E lunedì anche loro erano seduti attorno al tavolo, nel cortile, con gli altri ospiti e con i partecipanti del laboratorio Lies (laboratorio dell’inchiesta economica e sociale fondato da Legambiente) ad un’inchiesta sulle diverse forme della migrazione, un progetto finanziato dalla Fondazione Cariparo con il bando Culturalmente. Era la cena di “inizio lavori”, con una signora africana a sfornare ottimi piatti di riso, fagioli e pesce da una micro cucina a lume di candela. Già, alla don Gallo non ci sono allacciamenti.
(a.pi.)