Nell’ambito del laboratorio di inchiesta sul viaggio curato da Lies all’interno del progetto L’infinito viaggiare, mercoledì 29 giugno il gruppo ha potuto conoscere l’esperienza della scuola Asnada di Milano, di cui è stato proiettato un video che ne mostra le attività e il modo di lavorare. L’associazione Asnada utilizza l’inchiesta come strumento di interazione con il territorio e a Milano e in Lombardia promuove attività di formazione educativa e di intervento sociale attraverso due scuole sperimentali di italiano L2 (per rifugiati politici, richiedenti asilo, migranti economici, adolescenti).
L’insegnamento della lingua avviene, nelle scuole promosse da Asnada, a partire dalle storie e dall’esperienze dei migranti. Per informazioni su questa feconda esperienza si può visitare il loro sito
www.scuolasnada.blogspot.com, da cui riportiamo l’auto-presentazione dell’associazione:
Asnada promuove attività di formazione educativa e di intervento sociale. Sviluppa le sue attività in percorsi educativi e formativi rivolti alla città e agli operatori. Attraverso laboratori espressivo-manuali e la costruzione di un contesto attento alla relazione, raccoglie testimonianze e narrazioni orali e scritte sul tema della migrazione e ne sostiene la divulgazione e la diffusione. A Milano coordina due scuole sperimentali di italiano L2, una per richiedenti asilo, rifugiati e migranti, una per minori, luoghi privilegiato dove sostenere la reciproca conoscenza, la creazione di relazioni di familiarità e la costruzione di una nuova lingua, terreno di racconti e ascolti partecipati.
Soci: Sara Honegger (presidente), Margherita Giorgio (coordinatrice scuola sperimentale per tutti), Debora Marongiu (coordinatrice Isola del tesoro), Giada Beretta (educatrice), Marta Scicchitani (psicologa), Valeria Ferloni (educatrice), Federica Capobianco (maestra).
Volontari: Mariarosa Porcelli, Maria Boli, Maria Mocanu, Giacomo Pontremoli, Joan Haim, Sara Zuccolin.
Collaboratori: Monica Barbato (teatro); Giacomo Borella (architetto, Studio Albori); Alessandro Penta (regista), Anna Brambilla (avvocato), Grazia Colombo (sociologa).