“VeZ+ Metodi di inchiesta ambientale per giovani giornalisti”. È la nuova proposta di formazione gratuita promossa da Lies – Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale Aps – editrice di VeZ – grazie al supporto di JournalismFund Europe nell’ambito del bando “Professional Development Grants for Environmental Journalism Programme”.
Nove incontri, da marzo a maggio 2024, a Padova, rivolti a giovani giornalisti o aspiranti tali per acquisire competenze e strumenti teorici e pratici per realizzare inchieste, reportage e approfondimenti sulle tematiche ambientali e dell’economia circolare.
I moduli formativi (in presenza, per un totale di 36 ore) sono stati pensati per consentire ai partecipanti di sviluppare abilità nel settore dell’informazione ambientale: dai metodi di inchiesta al data journalism, con focus anche sulle tecnologie innovative utili a indagare i territori e sul coinvolgimento delle comunità nella narrazione giornalistica. Tra gli obiettivi del corso vi è anche la realizzazione di un’indagine collettiva sulle questioni ambientali nel territorio dei Colli Euganei, un’area del Veneto dalle grandi valenze ambientali ma interessata anche da casi di inquinamento e dall’eccessivo consumo di suolo.
Il programma del corso di formazione
Ogni lezione si terrà il sabato mattina dalle 9 alle 13 al Fenice Green Energy Park di Padova, in presenza.
Si comincia il 2 marzo con “Strumenti e metodi del giornalismo d’inchiesta per indagare un conflitto ambientale”, con Carlotta Indiano e Francesca Cicculli, giornaliste di Irpi Media.
Con Riccardo Saporiti, giornalista freelance collaboratore di Wired e Il Sole 24 ore, il 9 marzo si approfondiranno gli strumenti di data-journalism necessari per costruire un’inchiesta.
“Coinvolgere le comunità nel racconto giornalistico” è il titolo della lezione del 16 marzo che sarà tenuta da Dario Basile, docente di antropologia della comunicazione all’Università di Torino e di Linguaggio giornalistico e newsmaking al Master in Giornalismo ‘Giorgio Bocca’, e collaboratore del Corriere della Sera.
Alle “Tecnologie satellitari per indagare i territori” è dedicato l’appuntamento del 23 marzo con Giuseppe Della Fera e Daniele Codato di GISHub – GIScience for Humanity, Urban space and Biosphere.
Due le lezioni in programma ad aprile: la prima con Gianni Belloni – giornalista e direttore del Centro di Documentazione ed Inchiesta sulla Criminalità Organizzata del Veneto – il 13 aprile. Durante l’incontro si affronterà un caso studio di emergenza ambientale in Veneto: il caso di traffico di rifiuti che ha coinvolto l’azienda Coimpo nel Polesine.
La seconda data, invece, è prevista per il 20 aprile con Elisa Cozzarini, giornalista freelance collaboratrice de La Nuova Ecologia e Vita.it, per parlare di fiumi e di risorse idriche da proteggere.
Con Francesco Miazzi, portavoce del Comitato popolare “Lasciateci respirare” di Monselice, il 4 maggio si approfondiranno le mobilitazioni che si sono sviluppate negli ultimi decenni per tutelare i Colli Euganei.
Il 18 maggio assieme a Davide Sabbadin, deputy climate policy manager per il clima e l’economia circolare all’European Environmental Bureau, si affronteranno gli aspetti che riguardano la legislazione europea in materia ambientale.
Il corso di formazione si chiude il 25 maggio con un incontro dedicato a strutturare le modalità di lavoro per realizzare l’inchiesta collettiva sui conflitti ambientali che interessano l’area dei Colli Euganei.
Modalità didattiche e iscrizione
Ogni incontro avrà una parte teorica e una laboratoriale, rivolta a mettere in pratica le conoscenze acquisite. Potranno iscriversi giovani giornalisti (o aspiranti tali) attivi in Veneto con priorità a chi intende frequentare tutti gli incontri e partecipare alla successiva inchiesta.
Per iscriversi al corso è necessario compilare questo modulo online entro il 15 febbraio 2024. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a laboratorio.inchiesta@gmail.com