Dove vanno i soldi del Pnrr Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” in Veneto?
Venerdì 5 aprile alle 17.30 al circolo Nadir di piazza Gasparotto a Padova, si terrà il primo dibattito della serie “Apriamo la scatola nera. Progetti e risorse del Pnrr in Veneto incontri per capire e per agire”.
La Missione 2 in Veneto vale 2,46 miliardi di euro, di cui 2,13 di PNRR e 334 milioni da altri fondi. I progetti racchiusi nella seconda missione sono 4033 di cui la maggior parte (2912) incentrati sulla componente numero 4, cioè quella riferita alla tutela del territorio e della risorsa idrica. La seconda componente per numero di progetti (916) è la prima, cioè quella riferita all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare, seguita dalla due (energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile) e dalla tre (efficienza energetica e riqualificazione degli edifici), rispettivamente con 104 e 101 progetti.
Ne parleremo con:
- Sara Capuzzo, presidente di ènostra, la prima cooperativa energetica in Italia che fornisce energia sostenibile, etica, 100% rinnovabile
- Daniele Pernigotti, rappresenta l’Italia in diversi tavoli tecnici internazionali legati al cambiamento climatico ed è coordinatore del gruppo di lavoro ISO dedicato allo sviluppo della norma sulla Carbon footprint di prodotto. È consulente ambientale e come giornalista freelance si occupa in modo esclusivo di climate change; segue in particolare il negoziato internazionale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
- Antonio Massariolo, giornalista, dell’Osservatorio civico sul Pnrr in Veneto
Il PNRR rappresenta il più importante investimento pubblico sullo sviluppo da decenni a questa parte è una fondamentale occasione per intervenire sui nodi problematici dello sviluppo italiano e veneto, come le diseguaglianze sociali e territoriali e la sostenibilità ambientale.
Un dibattito pubblico consapevole, sulla base di informazioni trasparenti e condivise, e il coinvolgimento della società civile nelle scelte da compiere potrebbero rappresentare anche una straordinaria opportunità per evitare il consolidamento di meccanismi corruttivi o cartelli collusivi nella gestione delle risorse.
L’Osservatorio è promosso da Cgil del Veneto, Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale (Lies), Centro di documentazione e di inchiesta sulla criminalità organizzata in Veneto (Cidv), Coordinamento soci Nordest di Banca Etica, Iuav di Venezia, Libera.
Foto di Milad Fakurian su Unsplash